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LA DIALETTICA

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Aristotele considera la dialettica una scienza della discussione e della confutazione. Rientra nel campo del sillogismo, ma si tratta di un sillogismo inferiore rispetto a quello necessario della scienza. Le promesse del sillogismo dialettico, sono opinabili.  La dialettica è la capacità è la capacità di giustificare le premesse del ragionamento. Essa consiste nell' interazione  tra due tesi o princìpi contrapposti. L'origine di questo metodo nella discussione di tesi filosofiche può essere ritrovato già in  Zenone di Elea , il quale, sulle orme di   Parmenide , sosteneva la tesi dell'immutabilità dell' Essere   confutando le antitesi degli avversari tramite una   dimostrazione per assurdo . Egli usava cioè la dialettica quale strumento di   contrasto   che approda indirettamente alla   verità   sulla base del   principio di non contraddizione , ricorrendo ai   paradossi .

IL SILLOGISMO E IL QUADRATO DELLE OPPOSIZIONI

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Il sillogismo é la forma più importante di ragionamento deduttivo e possiamo definirlo come un’argomentazione contenente due premesse e una conclusione.  La deduzione e l’induzione sono le due forme di ragionamento.  La deduzione é quella forma di ragionamento che parte da premesse universali. L”induzione segue il percorso inverso: parte da giudizi particolari per giungere a formulare una legge generale. Aristotele ritiene che la deduzione sia pienamente dimostrativa. L’induzione, al contrario, non ha valore dimostrativo. Secondo Aristotele il sillogismo é il ragionamento per eccellenza ed é formato da tre proposizioni:  la premessa maggiore  la premessa minore  la conclusione  Il termine maggiore é il concetto che presenta la maggiore “estensione”, il termine minore é il concetto che ha l’”estensione” minore e compare come soggetto nella conclusione. Il termine medio presenta l’estensione media e ha l’importante funzione di premettere il collegamento degli

LA LOGICA

la logica aristotelica studia le leggi del funzionamento del pensiero umano, i suoi elementi, la struttura del ragionamento e il suo valore di verità. Ha un ruolo trasversale rispetto alle scienze, perché sottopone a esame gli strumenti mentali che servono per affrontare qualsiasi tipo di indagine scientifica. Il vocabolo “logica” non é di Aristotele, ma risale con ogni probabilità agli storici, Aristotele usa il termine analitica, che allude all’arte di scomporre il ragionamento nei suoi elementi costitutivi, per valutarne la ligittimitá e correttezza. La logica studia, le regole e i principi che rendono corretta l’”inferenza” ossia il passaggio, in un ragionamento, da premesse sconosciute e affidabili ad una conclusione nuova e valida. Poiché tutti noi aspiriamo a ragionare bene, la logica costituisce un capitolo fondamentale del nostro itinerario formativo. Le opere logiche di Aristotele ci sono pervenute come una raccolta ordinati di trattati, riuniti in un corpus unitario

LA RETORICA

Per Aristotele anche la retorica usa parole e costruisce discorsi come la poesia, ma con uno scopo diverso. La retorica studia il modo più opportuno per persuadere il pubblico. E' una scienza produttiva che ha come oggetto non il  necessario ma, come la poesia, il possibile cioè quello che accade in linea di massima. E' un'arte tipica della società ateniese. Si sviluppa nel clima dei dibattiti politici del V secolo. Aristotele ha definito, nell'opera intitolata Retorica, i suoi caratteri e il suo oggetto specifico. Per Aristotele si ha persuasione quando si rispettano i seguenti principi: - l'oratore deve essere onesto e degno di fede (in modo da destare nel pubblico attenzione e rispetto - l'oratore deve essere bravo e creare nell'anima degli ascoltatori le giuste emozioni - l'oratore deve essere in grado di motivare, con adeguate motivazioni, le tesi che vuole sostenere. Se manca uno degli elementi,  la persuasione è difficile da ottenere e di bre

CATARTICA

Per Aristotele la rappresentazione delle passioni umane ha una funzione positiva che definisce catartica. Sul concetto di catarsi ci sono numerose interpretazioni che riguardano il concetto di purificazione delle passioni (rappresentare le passioni togliendo ogni aspetto negativo) o di purificazione dalle passioni (possibilità per l'uomo di liberarsi psicologicamente dal loro peso in seguito alla partecipazione alla scena dell'opera). L'interpretazione più diffusa è l'ultima e vede nella catarsi la possibilità di alleggerimento e purificazione dello spettatore dalle passioni che lo tormentano nel profondo della sua anima. Vivendo attraverso i sentimenti dei personaggi i propri sentimenti, lo spettatore in qualche modo se ne libera o li attenua neutralizzando così gli aspetti più nocivi. I principi della catarsi così come elaborati da Aristotele erano conosciuti dagli antichi medici i quali curavano alcune malattie pensando che queste fossero causate da un accumulo irr

RAPPORTO TRA REALTA' E VEROSIMIGLIANZA

Per spiegare la relazione che intercorre tra arte e vita, tra il testo poetico e la realtà che imita, Aristotele usa il concetto di verosimiglianza. L'arte non ha come oggetto il vero ma il verosimile, non quello che accade ma quello che potrebbe accadere. L'artista cioè non riproduce un caso particolare ma quello che potrebbe verificarsi in tutte le situazioni simili a quelle che l'artista racconta nella sua opera. Aristotele accosta l'arte alla filosofia perché coglie l'essenza delle cose, il loro significato profondo ed universale. In confronto alla storia, la poesia consente maggiore chiarezza intellettuale e approfondimento morale degli avvenimenti raccontati. La storia descrive i fatti così come sono accaduti, la poesia li presenta come verosimilmente sarebbero potuti accadere. A tal scopo Aristotele elabora delle regole del componimento poetico definite le tre unità: - unità di azione - unità di tempo - unità di luogo

LA POETICA

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Il tema dell'arte viene sviluppato soprattutto nella Poetica, opera che ci è giunta incompleta e scritta probabilmente con finalità didattiche e destinata ad essere integrata dalle lezioni orali di Aristotele. Sono andate perdute le parti che trattavano della commedia mentre possediamo l'analisi dedicata alla poesia epica e tragica. Nonostante l'opera sia incompleta le teorie proposte sono considerate fondamentali nell'estetica occidentale (settore della filosofia che si occupa del bello). Nell'enciclopedia aristotelica delle scienze, le arti (assieme alle tecniche poiché fanno parte delle scienze poietiche) hanno come oggetto il possibile, come metodo un tipo di ragionamento non dimostrativo e come scopo la produzione di oggetti che hanno un'esistenza autonoma rispetto al soggetto. Non sono quindi necessarie ma creazioni dell'uomo, il quale può decidere se produrle o meno. L'uomo può così dedicare il tempo dello svago a un'attività che procura piac