RAPPORTO TRA REALTA' E VEROSIMIGLIANZA

Per spiegare la relazione che intercorre tra arte e vita, tra il testo poetico e la realtà che imita, Aristotele usa il concetto di verosimiglianza. L'arte non ha come oggetto il vero ma il verosimile, non quello che accade ma quello che potrebbe accadere. L'artista cioè non riproduce un caso particolare ma quello che potrebbe verificarsi in tutte le situazioni simili a quelle che l'artista racconta nella sua opera. Aristotele accosta l'arte alla filosofia perché coglie l'essenza delle cose, il loro significato profondo ed universale.
In confronto alla storia, la poesia consente maggiore chiarezza intellettuale e approfondimento morale degli avvenimenti raccontati. La storia descrive i fatti così come sono accaduti, la poesia li presenta come verosimilmente sarebbero potuti accadere. A tal scopo Aristotele elabora delle regole del componimento poetico definite le tre unità:
- unità di azione
- unità di tempo
- unità di luogo

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