GORGIA
Gorgia nacque a Lentini, in Sicilia. Dopo un periodo trascorso come discepolo di Empedocle giunse ad Atene, inviato come ambasciatore dalla sua città per ottenere aiuti militari nella guerra contro Siracusa. Si procurò fama di grande oratore, capace con la sua dialettica di rovesciare il senso comune e battere qualsiasi avversario. Tipico dell'oratoria di Gorgia era l'ampio uso di complesse figure retoriche, desunte dal linguaggio poetico ed epico. Inoltre si prendeva gioco di quanti sostenevano di poter insegnare la virtù e vantava di saper tenere un discorso su qualsiasi argomento, come testimoniano anche da Platone, insieme a Protagora, Prodico e Ippia viene tradizionalmente ricordato come uno dei "grandi sofisti".
Secondo lui non esiste nulla di oggettivo se anche le cose esistessero, no sarebbe possibile, per l'uomo, né conoscerle, né pensarle, né comprenderle; se anche fossero conoscibili, non potrebbero essere comunicabili agli altri, perché il mezzo di comunicazione è la parola, la quale non può mai identificarsi con la realtà.
Lo scopo della sua filosofia non era la ricerca del vero assoluto, ma la scelta delle parole più utili che gli garantissero di prevalere nello scontro dialettico.
Gorgia diede prova di grande perizia dialettica sul tema parmenideo dell'essere e del non essere, dimostrando che:
- l'essere non esiste: perché la sua esistenza implicherebbe una serie di contraddizioni logiche, come dimostra il fatto che le opponessi dei filosofi naturalisti si annullano reciprocamente
- se anche esistesse non potremmo conoscerlo: perché il pensiero non rispecchia la realtà, come sta a dimostrare il fatto che possiamo pensare cose inesistenti
- se anche fosse conosciuto non potrebbe essere comunicato attraverso le parole: che hanno natura diversa dalle cose
Secondo lui non esiste nulla di oggettivo se anche le cose esistessero, no sarebbe possibile, per l'uomo, né conoscerle, né pensarle, né comprenderle; se anche fossero conoscibili, non potrebbero essere comunicabili agli altri, perché il mezzo di comunicazione è la parola, la quale non può mai identificarsi con la realtà.
Lo scopo della sua filosofia non era la ricerca del vero assoluto, ma la scelta delle parole più utili che gli garantissero di prevalere nello scontro dialettico.
Gorgia diede prova di grande perizia dialettica sul tema parmenideo dell'essere e del non essere, dimostrando che:
- l'essere non esiste: perché la sua esistenza implicherebbe una serie di contraddizioni logiche, come dimostra il fatto che le opponessi dei filosofi naturalisti si annullano reciprocamente
- se anche esistesse non potremmo conoscerlo: perché il pensiero non rispecchia la realtà, come sta a dimostrare il fatto che possiamo pensare cose inesistenti
- se anche fosse conosciuto non potrebbe essere comunicato attraverso le parole: che hanno natura diversa dalle cose
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